SISTEMI COSTRUTTIVI E TECNOLOGIE IMPIANTISTICHE A BASSISSIMO IMPATTO AMBIENTALE SONO AL CENTRO DEL PROGETTO PER UN NUOVO EDIFICIO SCOLASTICO NZEB, GIÀ IN CORSO DI REALIZZAZIONE, CHE UTILIZZERÀ PRINCIPALMENTE ENERGIA RINNOVABILE
di Mario Arena
Promosso dal Comune di Riccione (Rimini), il progetto la nuova Scuola Primaria “Catullo” è stato sviluppato secondo i principi della rigenerazione urbana sostenibile, per realizzare un edificio orientato al modello pedagogico di Gianfranco Zavalloni, promotore di una scuola creativa attenta all’ecologia pratica, alle abilità manuali, alle lingue locali e alla multi-culturalità.
Relazioni organiche
Immersa nel verde, la scuola (superficie 1.077 m2 ; capacità massima 125 studenti, più una decina fra docenti e altro personale) è articolata in tre blocchi edilizi distinti, legati fra loro e allo spazio esterno da una concezione unitaria che, attraverso un’immagine architettonica dai chiari tratti organici e spazi interni versatili e flessibili, esplicita anche evoluti contenuti tecnico-costruttivi in tema di sostenibilità energetica e ambientale.
L’accesso all’edificio avviene attraverso un blocco edificato dal volume parallelepipedo, allineato alla strada e disposto su 2 livelli, destinato ai servizi generali. L’ingresso a bussola introduce alla sala polifunzionale, un ambiente su due livelli affiancato da una gradinata che, grazie a una parete mobile, può formare uno spazio unico con la mensa. Gli altri locali al piano terreno (porzionamento dei cibi, spogliatoi della palestra, deposito, servizi igienici) sono collegati dal corridoio che mette in comunicazione la sala polifunzionale con il padiglione didattico, la palestra e con due ingressi di servizio posti sulle testate del volume.
Scheda dell’impianto
Committente: Comune di Riccione
Responsabile del procedimento: ing. Michele Bonito
ATI concessionaria: Opere edili (mandataria): Subissati, dott. Cesare Morganti (project management) Impianti (mandante): CAT Impianti; Finanziamento (mandante): UBI Leasing
RTP progettazione architettura: Polistudio AES, ing. Stefano La Motta (integrazione discipline specialistiche), arch. Gianluca Corvina, arch. Andrea Banci;
Impianti, energia, antincendio, acustica: Serpilli Srl, ing. Gianluca Serpilli; Strutture: STA Landi con Ufficio Tecnico Subissati, ing. Roberto Ortolani; Archeologia: Studio adArte, dott.ssa Chiara Cesaretti; Sicurezza: ing. Massimo Gradoni; Geologia, misure sismiche; dott. Marco Brunelli
Agronomia: dott. Samuele Mencaroni
La scala a fianco della gradonata e l’elevatore accessibile dal corridoio conducono alla sala per le attività integrative, alla sala professori e alla centrale tecnica, situate al primo piano. Il padiglione per le attività didattiche si sviluppa su un unico livello: è composto da 5 aule (ciascuna circa 48 m2 ) dalle forme plastiche, aggregate a grappolo attorno al connettivo comune destinato anche alle attività interciclo, e dai servizi igienici per gli studenti.
Le aule sono divise da pareti mobili, che permettono di metterle in comunicazione diretta, e sono tutte dotate di un ampio lucerario, per l’ingresso della luce naturale, e di una pedana sopraelevata esterna, permeabile alle precipitazioni, per l’accesso al giardino. Utilizzabile in modo indipendente rispetto agli orari scolastici, anche la palestra (circa 390 m2 ) è configurata come un ambiente dalle forme fluide, servito da un’infermeria e da un deposito, con possibilità di accesso diretto al giardino. Oltre al campo per le attività sportive e ludiche, quest’ultimo accoglie anche un’area coperta da una tensostruttura, per le lezioni all’aperto, e un orto didattico. […]
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